Geometricarnale #01 | Diario pg.1

Ne sono successe ultimamente, per non essere (quasi) mai uscito dalla mia stanza.

Iniziamo dicendo che disegno su un PC che, 10 anni fa, era di fascia bassa e in realtà mi ci trovo bene, ma ad un certo punto ha deciso di schioppare ed è rimasto fermo fino a qualche giorno fa. Il suo sostituto, manco a dirlo, era peggio. Ho quasi preso in considerazione l’idea di fare un upgrade, ma infine la povertà e il punk DIY hanno nuovamente avuto la meglio.

Per capirci, questo è il mio nuovo interruttore

È dal rottame cui ho ridato vita (non avendo ben capito come) che scrivo e,  dal basso del suo Intel Celeron E3400 e dei suoi 4GB di Ram, torno a disegnare in condizioni decenti.

Oltre ai casini di natura tecnica:
sto lavorato a dei progetti dalla gestazione non proprio breve di cui parlerò appena avrò del materiale adatto;
Ho ripreso Disbatlord;
Sto cercando di disegnare un po’ più a cuor leggero e postare anche roba fatta “tanto per”. Tipo questo:

Watch me tear me apart [W.I.P.]

Raccontare il dolore senza sembrare dellə poetə maledettə è tremendamente difficile e questa difficoltà nel raccontarlo lo rende ancora più insostenibile. Soffrire e vedere lə propriə amicə soffrire, insieme e al tempo stesso isolatə nel proprio dolore, sopravvivere ad alcunə di loro, non trovare alcuna soluzione futuribile e non avere più la forza di affrontare ‘sto salasso, non saper come confortare senza mentire chi è altrettanto stancə, se non con la propria vicinanza che, a volte, allevia ma non risolve nulla.

Sarò ridondante, melodrammaticə, pateticə, debole, vigliaccə, teatralə, sarò quello che vorrete, ma non smetterò di raccontarvi il mio male, di mostrare la mia vicinanza a chi respira a fatica ogni cazzo di giorno, di rendere meno apatica e isolante questa tortura. Spero, seppur con poca fiducia, che riusciremo a dare alle fiamme questo mondo e a ravvivare le nostre.

“L’idea è che lo scontro non possa rimanere confinato in queste nuove ‘catene di montaggio’ strategiche, ma debba essere allargato a tutti i settori d’interesse vitale.
Si tratta di capire che la vita, che il capitalismo troppo spesso ci porta a maledire, può essere bella e che il programma di lotte che abbiamo intrapreso non è per una vita migliore, ma per una vita radicalmente diversa.”

Contrasto – Mai più senza fucile

Watch me tear me apart (W.I.P.)
  • Nerohazet